"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

16 dicembre 2008

Costituzione, ultimo baluardo alla barbarie. (di Demcoamb)

Difendiamo la Costituzione.
Più che i provvedimenti economici e gli attacchi ai diritti dei lavoratori che questo governo, pur con sfumature diverse, sta adottando in perfetta continuità con i precedenti governi, mi preoccupa l’attacco alle fondamenta della nostra democrazia, ovvero l’attacco alla scuola (che sembra parzialmente rientrato, grazie alle lotte) e soprattutto l’attacco alla Costituzione Italiana.
L’attacco alla Costituzione è particolarmente grave, anche se la Costituzione è stata di fatto disapplicata in molte delle sue parti, essa rimane un caposaldo della nostra democrazia e una sua riforma assume un carattere eversivo, la nostra Costituzione è nata con il contributo di moltissime forze politiche ed è stata elaborata da intellettuali di eccezionale livello, ora si intende riformare delle parti importanti della stessa (Giustizia, Federalismo e sicuramente altro) a colpi di maggioranza o al più attraverso una collaborazione con una parte dell’opposizione (PD, UdC), quindi a riformare la nostra costituzione sarà o un governo di “nani e ballerine” o al più la Casta al completo, vengono escluse alcune forze parlamentari (Italia dei Valori) ma soprattutto viene esclusa la componente comunista/ecologista della società.

E’ una vera tragedia, dobbiamo contrastare in tutti i modi questo progetto reazionario!

Revisione della Costituzione.
Leggi costituzionali.

Art. 138. Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.


Art. 139. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

1 commento:

Maura ha detto...

Con questa "bufera" sul PD finalmente potranno cambiarla senza preoccupazioni, non hanno bisogno di ricorrere al referendum.....cosa che mi auspicavo, in questa maniera avremmo aspettato almeno due anni e chissà che in questi due anni gli italiani non rinsavivano. Ora il problema più grosso è come contrastarla? Scendere in Piazza come è stato fatto per la riforma della Scuola basterebbe? Soprattutto daranno il loro consenso per farlo? Purtroppo se da ambo gli schieramenti (che poi sono solo uno)c'è sintonia allora la vedo brutta.