"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

16 dicembre 2008

Licenziamenti politici e attività antisindacale della Fiat (di Demcoamb)

Licenziamenti politici: anche la Cassazione condanna la Fiat Powertrain di Termoli per il licenziamento di Stefano Musacchio che aveva esposto la bandiera della pace alle portinerie dello stabilimento.

La corte di cassazione, con sentenza n. 29/257, ha dato ragione e Stefano Musacchio che il 1° marzo 2003, in segno di protesta contro l’invio dei soldati italiani in Iraq, aveva esposto la bandiera della pace all’ingresso dello stabilimento Fiat Powertrain di Termoli ed era stato per questo poi licenziato dall’azienda.
La recente decisione della Cassazione - cui la Fiat aveva chiesto il giudizio impugnando le precedenti sentenze di 1° e 2° grado che già avevano condannato l’azienda - ha, nel caso specifico, ancora una volta rilevato e censurato la “pretestuosità del licenziamento comminato dall’azienda all’evidente scopo di liberarsi di un sindacalista scomodo”.

Non è un caso che il licenziamento avveniva a tre mesi dal voto in fabbrica per il rinnovo dei delegati RSU e Stefano, nelle precedenti elezioni sindacali, era stato il delegato più votato tra tutte le liste sindacali in lizza.
Ma non contenti, oggi la Maserati (Gruppo Fiat) ha licenziato un delegato della Fiom e membro della Rete28aprile.
Il compagno si chiama Eugenio Scognamiglio e le vere ragioni del licenziamento sono che è stato uno dei delegati in prima fila nel portare avanti la lotta contro il licenziamento di 112 interinali da parte dell'azienda. In questi giorni operai a tempo indeterminato e precari sono scesi in lotta tutti uniti contro questi licenziamenti ed in cambio la Maserati ha colpito un delegato con evidenti ragioni politiche.
E' un caso analogo a quello del compagno Antonio Santorelli dell'Avio di Pomigliano accaduto qualche mese fa.
Infatti il pretesto sarebbe che il delegato avrebbe rotto un vetro e avrebbe afferrato per il collo una guardia!
Cose tutte assolutamente false!

Vi chiedo la massima rapidità nel mobilitarvi con fax e prese di posizione, al numero: 059226765 e, per conoscenza, alla Fiom Nazionale: 0685303079 e a quella di Modena: 059583350

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