"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

12 dicembre 2008

Il diritto di poter vivere (di Maura)

Il progetto di depenalizzazione universale dell’omosessualità, presentata dalla Francia all’Onu, è stata bocciata dalla Santa Sede.
La Chiesa Cattolica ha voluto giustificare questa presa di posizione affermando, in sostanza, che gli Stati che non riconoscono l’unione dello stesso sesso, saranno fatti oggetto di pressione e ridicolizzati, che nessuno vuole difendere la pena di morte, ma una proposta che non mette nello stesso piano ogni orientamento sessuale può venir considerato contrario rispetto ai diritti dell’uomo.
Purtroppo in alcuni Paesi del mondo, l’omosessualità è considerata un crimine così grave da richiedere la pena di morte ad esempio in Mauritania, in Iran, in Arabia Saudita. In altri Paesi vige il carcere a vita, come il Myanmar, le Barbados e la Tanzania.
La lista è molto lunga e la mappa dell’intolleranza è molto ampia.
Il mondo sta attraversando un periodo di cambiamento non solo economico e politico, ma anche morale.

Per la religione cattolica la moralità proviene da Dio.
Da cristiana non posso che dissociarmi da questa affermazione.
Mai come in questo caso la Chiesa Cattolica non segue la dottrina di Cristo, ma abbraccia quello che più comunemente chiamo ipocrisia umana.
Una religione che afferma che Dio è a nostra immagine e somiglianza non può far distinzioni tra esseri umani, andrebbe contro la loro etica, ed è per questo che tali affermazioni hanno carattere politico e nulla hanno a che fare con i diritti dell’uomo.
Chiediamoci piuttosto perché una istituzione religiosa non consente l’interruzione di gravidanza o di poter scegliere quando morire, ma si appresta a difendere, con troppa facilità, l’omicidio compiuto contro coloro che non rientrano in una categoria da loro stabilita.

Nessun commento: