"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

10 dicembre 2008

Carta.....straccia!

Oggi ricorre il sessantesimo anniversario della Carta per i Diritti dell'Uomo, ma che fine hanno fatto 'sti diritti?
Non è la solita provocazione, qui si tratta di ben altro.
Se leggiamo questo documento ci accorgiamo subito che qualcosa non va, è sufficiente leggere un articolo a caso per scoprirlo. Per scoprire che: o l'Uomo non ha diritti o solo alcuni Uomini sono destinatari o, più semplicemente, non viene rispettato l'intento (nobile) e non esiste nemmeno un organismo super partes che ne imponga il rispetto.
Perchè?
In verità, tanto la domanda quanto la risposta risultano banali, scontate, sciocche e inutili, ma proprio perchè apparentemente banali devono essere sottolineate affinchè non continuino a giacere nel dimenticatoio.
La risposta è semplice, appunto, perchè non può venir considerato egualitario un sistema politico che dipende in tutte le sue forme dal modo di produzione capitalistico che è, a sua volta, concorrenziale.

Parliamoci chiaro, questo genere di parametri devono essere modificati!
E' d'obbligo decidere in quale maniera comportarsi a fronte di questa situazione e le scelte non sono tante, o fariseicamente si continua ad appellarsi a qualcosa che non esiste (la democrazia) oppure si inizia a muoversi, anche con piccoli passi, verso la consapevolezza che fino a quando non esisterà una logica di "Universalismi socialmente condivisi" si continuerà a vivere una realtà di nietzscheana logica dell'ultimo Uomo, il cane mangia cane per intenderci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sta a tutti noi, conservare la memoria della "giusta via" dei diritti e di ciò che, mai più, dovremmo consentire.

Maura ha detto...

La legge "NON" è uguale per tutti.