"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

30 gennaio 2012

«L'irreligiosità del proletariato» (Lurtz S.)


«[...] E' logico che il borghese creda ad una Provvidenza tutta attenta ai suoi bisogni e ad un Dio che lo ha scelto fra migliaia e migliaia per ricoprire di ricchezze la sua pigrizia e la sua inutilità sociale; ma è ancora più logico che il proletariato non sappia nulla di una Provvidenza divina, giacché egli non vede alcun Padre celeste dargli il suo pane quotidiano, nemmeno se lo implorasse dal mattino alla sera. Egli sa piuttosto di doversi guadagnare col lavoro delle sue mani il salario che gli procura lo stretto necessario per vivere; sa che, se non lavorasse, dovrebbe morire di fame, nonostante tutti gli Dèi in cielo e tutti gli amici dell'uomo sulla terra. Il lavoratore sente di essere la Provvidenza di se stesso: nella sua vita non ci sono, come in quella del borghese, dei gran casi di fortuna che lo strappino con un colpo di bacchetta magica dalla sua triste situazione. Nato lavoratore salariato, come tale vivrà e dovrà morire. Nella società presente non può tendere più in alto che ad un aumento di salario e ad una durata ininterrotta di quest'ultimo per tutti i giorni dell'anno e per tutti gli anni della vita. Per il proletario non esistono i casi e le fortune impreviste del borghese, che da queste viene spinto alle sue idee mistiche [...]»

(Paul Lafargue)

2 commenti:

Simone ha detto...

caro Lurtz, è sempre un piacere leggerti se non altro perché so che sei vivo.

La citazione che proponi ha un suo senso e fascino, sebbene, per la verità, non sia applicabile a tutto il proletariato.
Da quando esistono l'industrialismo e il capitalismo esiste anche un proletariato cristiano a volte molto forte. Ricorda ad esempio la Telogia della Liberazione che parlava proprio al forte proletariato cattolico dell'America Latina.
Ed è un disegno che a me piace molto,

A presto!

Simone

UHZ ha detto...

Caro Simone,
il piacere è reciproco!
Come potrai facilmente intuire dalla data del presente commento, non frequento più giornalmente.
Quello letto è stato l'ultimo post.
Il blog chiude, probabilmente in maniera definitiva.
Tra noi, se ancora non c'era, lancio la proposta di una birra dalle tue parti o dalle mie. Sai, e so, come contattarmi.
A presto, Lurtz.