Riguardo alla domenica anche i preti si sono quasi arresi, del resto a loro sono sufficienti un paio d'ore. Mancava però un appello come quello fatto dalla Presidente di Confindustria.
Perché si dovrebbe fermare la produzione per festeggiare il 17 marzo il Centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia? Si potrebbero organizzare "momenti di ricordo e celebrazione intorno alla bandiera all'interno delle fabbriche".Ma che eccezionale proposta!
E allora, perché lavorare solo 8 ore? Vogliamo mica fermare la produzione nelle rimanenti 16 ore della giornata? Che cavolo avete da fare di più importante che lavorare? Organizziamo delle camerate con brande dentro le fabbriche, così eviteremo di perdere tempo.
E perché costringere i lavoratori ad andare a defecare su una tazza di cesso lontana dalla linea di montaggio? Applichiamo dei cessi alle cinture dei calzoni. Poi dei tubi alla bocca per mangiare e un catetere all'apparato riproduttivo. Potremmo poi mettere gigantografie di spiagge d'estate e di monti innevati d'inverno. Poi si potrebbero costruire linee di montaggio su livelli differenziati con le donne piegate a novanta gradi e gli uomini dietro, così anche la perdita di tempo dell'atto sessuale è risolta!
Le puerpere si possono far lavorare distese con le gambe larghe.
Cos'altro?
La scopa nel culo c'è già?
Ingenuamente mi chiedo allora a cosa serva la cassa integrazione, se c'è l'urgenza di non poter fermare la produzione.
La signora Marcegaglia, avrà mica detto una enorme cazzata?
Ai posteri l'ardua sentenza, a patto che vivano abbastanza per poterlo confermare.
2 commenti:
Sei fantastico
Tendenzialmente i confindustriali sparano cazzate contando sulla stupidità dei politici che li servono.
Che il popolo capisca, per loro, non ha peso.
Speriamo davvero che muoiano tutti presto...
Ahahahahahah.....cari saluti (sempre di sfuggita, ma finirà...prima o poi...XD).
Lurtz
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