"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

28 ottobre 2010

Salendo la scala del pollaio (di Lurtz)

Mamma mia che impeto!
Non si son ancora completamente spenti i fuochi della manifestazione Fiom del 16 ottobre, che incalza con veemenza la prossima manifestazione Cgil.
Il 27 novembre. Sabato, 27 novembre.
Non so se i lavoratori italiani sono mentalmente e fisicamente pronti ad affrontare tutte queste prove, tutta questa tensione sindacale.
Di sciopero generale se ne parla a malapena, ma è meglio così. Esagerare sarebbe controproducente.





Aldilà dello scherzo e dell'ironia, mi si permetta la trivialità: non c'è proprio un cazzo da ridere!
Il sindacato, vista la "ferocia" dei metodi, potrebbe compilare con largo anticipo l'agenda delle proteste anche per il 2011.
Ai partiti, invece, tutto ciò pare interessare a corrente alternata perché, pare, abbiano questioni ben più importanti a cui pensare. Ad esempio come programmare le possibili alleanze nel caso si vada al voto in primavera.
Prima o poi mi stancherò di ripetere che non sono questi i motivi per cui gli elettori si sentono attratti e decidono di votare "comunista". E quel che è peggio, è che sono certo che chi di dovere lo sa benissimo, ma semplicemente, se ne fotte!

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