"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

17 aprile 2009

Il "nuovo" manifesto di un "vecchio" modernismo. (di Lurtz)

E' venuto recentemente alla luce il nuovo manifesto di "Casa Pound", centro sociale occupato dichiaratamente di destra della capitale.
Il titolo è già tutto un programma: Estremocentroalto.
E, nonostante, si prefigga la creazione di un "nuovo" punto di vista politico e culturale, sembra già stantìo. Infatti denota una mescolanza di varie "parole d'ordine" pescando un po' quà e un po' là.
Insomma, si sente la provenienza, di alcuni partecipanti, da "Terza Posizione".
"Etica, epica ed estetica", questo è il primo richiamo del "nuovo" pernsiero che appare già, però, "usato" in quanto ricorda non poco la simbologia culturale fascista.
Ad una prima lettura lo definirei "post-modernista-post" o anche "post-modernistafuturista-post", apparentemente incoerente e incongruente in realtà segue un filo coerente e preciso che va dal nichilismo al modernismo, dal futurismo al situazionismo, al postmodernismo.
«L'Estremocentroalto fugge le rassicurazioni identitarie, equivalente politico della triviale esibizione di virilità tipica degli eunuchi», tuttavia esibisce un simbolo che richiama (vagamente...) il nazionalsocialismo.

«L'Estremocentroalto schifa le ideologie e non possiede la verità. E' però portatore di uno stile. Lo stile è superiore alla verità, poichè reca in sè la prova dell'esistenza. Nella contrapposizione fra "estetizzazione della politica" e "politicizzazione dell'arte", noi ci schieriamo per l'Artecrazia, risposta sovversiva e creatrice, vitalista e vivace al dominio dell'inaudita bruttezza. Ci si rapporti al mondo sempre in una chiave figurativa, si tocchino le corde dell' "immaginale", dimensione naturalmente orgiastica, addensatrice d'anime. La rivoluzione si fa con le rose rosse. Si fa con il marmo bianco. », può sembrare, la mia, una forzatura, ma cos'altro è tutto ciò se non modernismo futurista situazionista?
Devo dire che trovo tutto questo molto deludente, a partire dal titolo che richiama vagamente la definizione che Sgarbi diede a suo tempo di Berlusconi (se non ricordo male: "(...) non è di destra, nè di sinistra...è al centro...in alto...").
Ritengo che chi, come me, rifiutando l'oramai anacronistico duopolio destra-sinistra, e convinto della necessità di "avvicinamenti" funzionali al dialogo, non possa che rilevare il fatto che non può essere questo il futuro politico e culturale.

2 commenti:

Simone ha detto...

Mi piace molto il finale del tuo post, perché anch'io, dopo una anscita politica anni fa nella destra radicale, mi sono lasciato faticosamente alle spalle paletti che altro non erano se non una trappola.

L'estrema destra in alcune situazioni ha espresso posizioni interessanti (Mutuo Sociale, Sovranità Monetaria) ma lo fa in modo grottesco, quasi fosse la contraltare elitaria dell'estrema sinistra.

Non ho letto il manifesto di Casa Pound, ma questo tipo di retorica ha in effetti qualcosa di già sentito, nella forma e nel contenuto.

Io credo che per far politica in modo efficace e trovare quelle convergenze cui accennavi occorra rispoprire una cosa molto banale: la semplicità.

Simone ha detto...

@ Lurtz

Non solo accetto la tua proposta di linkarmi, ma ricambio facendo altrettanto col vostro blog (nonostante io sia un fan di Gondor...) perché è sua volta molto interessante!