"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

1 aprile 2009

Basta violenza sulle donne!!! (in Afghanistan e nel resto del Mondo) di Demcoamb

Nel 2001 i media occidentali ci hanno convinto della necessità di un intervento internazionale armato per sconfiggere i Taleban afghani, rei di aver sprofondato l’Afghanistan nel medioevo, costringendo le donne afghane in una condizione di terribile oppressione dei loro diritti elementari.
Naturalmente questa argomentazione era solamente un pretesto per giustificare una guerra che si sarebbe rivelata, alla lunga disastrosa per la popolazione civile.
Purtroppo le donne sono discriminate nella buona parte del pianeta (perché allora non invadere tutti i paesi arabi, quelli africani, moltissimi di quelli asiatici ecc.?), inoltre non si può ignorare il fatto che i taleban siano stati precedentemente appoggiati ed armati dagli occidentali, per opporsi all’occupazione sovietica.
Ora il parlamento Afghano sotto la guida del Presidente Hamid Karzai (appoggiato dall’amministrazione statunitense), si appresta ad approvare una legge scandalosa, che sprofonderebbe le donne nello schiavismo puro. Attraverso tale legge il marito potrebbe disporre del corpo della donna come vuole, la donna non avrebbe il diritto di lavorare e dovrebbe chiedere l’autorizzazione al marito per uscire e addirittura per recarsi dal medico.

Il Presidente Karzai in questo modo spera di accontentare, prima delle elezioni, i fondamentalisti islamici che hanno un peso enorme in Afghanistan, considerando altresì che i Taleban controllano almeno il 60% del territorio Afghano.
La faccenda è ancor più sconvolgente se si considera che in questo paese accade spesso che delle ragazzine giovanissime siano date in moglie, contro la loro volontà e comunque in una situazione di palese violazione dei diritti umani e dell'infanzia.
Ancora una volta viene smascherata l’ipocrisia e le falsità degli interventi armati occidentali, che assumono a pretesto ragioni umanitarie per nascondere la vera natura coloniale dei vari interventi militari.

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