
«Le classi salariate, operaie e proletarie, sono rimaste non solo senza una vera rappresentanza politica (la funzione sindacale, assistenziale e pauperistico-solidale non è in alcun modo una rappresentanza politica nel senso storico del termine), ma anche senza alcuna rappresentanza culturale. La sostituzione da marketing elettorale di vaghi arcobaleni pacifistico-ecologistici alla vecchia falce e martello, che almeno esprimeva la rivendicazione del riconoscimento (in senso hegeliano) del lavoro manuale subalterno, è solo la pagliaccesca ed oscena icona mediatica di una sconfitta storica, e non è un caso che in Italia oggi sia rappresentata da quel vero e proprio pagliaccio mediatico presenzialista chiamato Fausto Bertinotti. Per il momento nessuno se ne accorge, perchè tipico dell'«ultimo uomo» nicciano e il non essere dotato degli strumenti concettuali minimi per rendersi conto della propria miseria».
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