"Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo."
(Vladimir Ilič Ul'janov, Lenin, 1917)

3 settembre 2010

Riguardo alla "nazione" padana



«Utilizzo il termine "nazionalismo" nel senso definito da Ernest Gellner: "Il nazionalismo è fondamentalmente un principio il quale esige che unità politica e unità nazionale si identifichino" (Ernest Gellner, Nazioni e nazionalismo). Aggiungerei che questo principio implica anche che il dovere politico dei ruritaniani verso lo stato che ingloba e rappresenta la nazione ruritaniana predomina su tutti gli altri obblighi pubblici, e nei casi estremi (come le guerre) su ogni altro obbligo di qualunque natura esso sia. Questo elemento distingue il nazionalismo moderno da tutte le altre forme, meno esigenti, di identificazione nazionale o di identificazione con un qualsivoglia altro gruppo.
Come la maggior parte della gente seria che ha studiato il problema, non considero la "nazione" come un'entità sociale fondamentale né immutabile. Riguarda esclusivamente un periodo particolare, e storicamente recente. E' un'entità sociale in quanto legata a un certo tipo di stato territoriale moderno, lo "stato-nazione", e parlare di nazione o di nazionalità senza collegare i due concetti a questa realtà storica non ha senso. Inoltre, come Gellner, insisto sul peso dell'artefatto, dell'invenzione e della deliberata creazione applicata al sociale nella genesi delle nazioni. "Le nazioni considerate come il mezzo naturale, dato da Dio, di classificare gli uomini, le nazioni che rappresentano un destino politico...immanente, sono un mito; il nazionalismo, che a volte prende culture preesistenti e le trasforma in nazioni, altre volte le inventa, e spesso cancella le culture preesistenti, questo, invece, è una realtà". In sintesi, per le necessità dell'analisi, il nazionalismo viene prima delle nazioni. Non sono le nazioni che creano stati e nazionalismo; è il contrario. (...)

E' un fenomeno doppio: costruito essenzialmente dall'alto, deve essere analizzato anche dal basso, cioè a partire da ipotesi, speranze, bisogni, nostalgie e interessi - non necessariamente nazionali, e ancor meno nazionalistici - della gente comune. (...) Tre cose sono chiare. Primo, le ideologie ufficiali di stati e movimenti non consentono di capire ciò che passa per la testa dei cittadini, perfino dei più sinceri loro sostenitori.
Secondo, e più precisamente, non possiamo affermare che per la maggior parte della gente l'identificazione nazionale - quando esiste - escluda, o sia sempre superiore, ad altre identificazioni possibili che costituiscono l'essere sociale di una persona. Di fatto, essa è sempre associata ad identificazioni di altro tipo, anche quando si considera superiore a queste. Terzo, l'identificazione nazionale, con tutto ciò che comporta, può cambiare e modificarsi col tempo, anche nel corso di periodi relativamente brevi.»

(Eric Hobsbawm, Nazioni e nazionalismo dal 1780)

3 commenti:

Simone ha detto...

Ciao, Huruk, sono tornato...
Sulla nazione ho un'idea più complessa di quella che vedo espressa qui, mentre sul nazionalismo come fenomeno artatamente creato indipendentemente dalla nazione la penso allo stesso modo.

Comunque sia, se parliamo di nazione padana, non posso che concludere con durezza che è un mito folle anche perché nemmeno i padani più convinti, strumentalizzando al massimo lo stesso concetto di nazionalismo (che come abbiamo visto si adatta ad ogni necessità propagandistica) sono riusciti a dare un'idea storica e sociale della "Padania".

UHZ ha detto...

Il virgolettato, che non è il testo integrale ovviamente, è un pretesto che mi sono preso. La Lega "batte" sul concetto di "nazione padana"? Bene, allora indichi dove si trova tutto ciò.
Ma, come giustamente sottolinei tu, "...nemmeno i padani più convinti, strumentalizzando al massimo lo stesso concetto di nazionalismo [...] sono riusciti a dare un'idea storica e sociale della Padania".
La questione deve essere affrontata su un altro piano che non ha niente a che fare con il concetto di nazione, ma piuttosto indagare la "loro" concezione di nazionalismo.
A mio parere, il "movimento Lega" altro non è che una versione (moderna) del concetto di fascismo. L'unico che oggi esiste.

(Ben tornato! Da cosa ti sei fatto distrarre in vacanza, sole-mare-bikini ? XD )

Simone ha detto...

@ Diciamo che mi sono fatto distrarre da un po' di tutto :-)
Tornando al discorso, azz, trovo il paragone col fascismo un po' difficile, quello si era dato un retroterra culturale megalitico, per quanto variabile (il tutto era insito nel concetto stesso di "fascio" come anti-parte), i leghisti invece, come abbiamo convenuto, non hanno nemmeno idea di cosa sia la Padania.

Ma nel merito del discorso ci siamo capiti.