La priorità è la competitività, parafrasando il titolo "Priorità per essere competitivi".
Sembra oramai diventata una litania demagogica ricordare che ogni giorno sul posto di lavoro muiono sette (7!!!) persone o che la chiusura di un'azienda non è una "disgrazia" solo per chi è proprietario ma soprattutto per chi ci perde la pelle in anni di sfruttamento.
Eppure, volenti o nolenti, è questa la realtà!
La cosa più interessante che ci ricorda il signor Berta è che il prossimo anno scadranno i Titoli di Stato, per un ammontare di circa 100 miliardi di euro.
Il governo intanto prova a lanciare segnali positivi ai piccoli padroni, annunciando la soppressione dell'Irap. Ma sappiamo bene da quali tasche usciranno quei denari che verranno a mancare. Da quelle stesse tasche che, se si continua con politiche protettive nei confronti dell'imprenditoria rendendola sempre più forte dal punto di vista del potere ricattatorio nei confronti dei lavoratori, saranno "desolatamente" vuote.
Infine, il "popppolo di Sinistra" aspetta con ansia il Verbo del nuovo Messia Bersani, il quale, perfettamente in linea con le aspettative di chi non ha mai creduto ai clown socialdemocratici, si preoccupa anzitutto di tastare il polso ai suoi "veri" elettori: gli artigiani delle piccole imprese (...a Prato).
Mi sembra che ce ne sia d'avanzo per smetterla di sbrodolare minchiate sul tema "Primarie", o no?
Nessun commento:
Posta un commento