Dopo il piagnucolio di qualche settimana fa, il senatore Pietro Ichino si gode la sua piccola e squallida rivincita rivendicando la paternità dell'ultima trovata-porcata del governo in materia di sciopero.
Stamattina, sulle colonne interne della Bugiarda torinese si leggeva: "Lo sciopero selvaggio va in soffitta", ma è doveroso rimembrare al signor articolista che gli scioperi non sono "selvaggi" in quanto tali e che quello che si vuole limitare è il diritto allo sciopero!
Ma torniamo al "geniale" giuslavorista.
In una breve intervista egli fa notare che le attuali proposte sono le medesime da lui invocate qualche tempo fa, a parte alcuni dettagli praticamente insignificanti (per esempio, sul fatto che il cosiddetto "sciopero virtuale" sia una scelta e non un'imposizione) e, perciò, invita il suo partito a votarle senza riserve.
Ecco, rendiamoci conto con quali personaggi abbiamo a che fare.
Noto con estremo dispiacere che molti simpatizzanti di Sinistra si sono un po' troppo rapidamente uniformati all'andazzo corrente e tendono ad avere del PD una considerazione che non merita dato che è parte integrante di un sistema politico borghese e antidemocratico, il bipartitismo con l'alternanza.
Mi auguro che qualcosa cambi e, soprattutto, che i compagni aprano gli occhi per riconoscere meglio quelli che sono i peggiori nemici del popolo, peggiori perchè si confondono tra le sue fila.
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