Oggi ricorre il sessantesimo anniversario della Carta per i Diritti dell'Uomo, ma che fine hanno fatto 'sti diritti?
Non è la solita provocazione, qui si tratta di ben altro.
Se leggiamo questo documento ci accorgiamo subito che qualcosa non va, è sufficiente leggere un articolo a caso per scoprirlo. Per scoprire che: o l'Uomo non ha diritti o solo alcuni Uomini sono destinatari o, più semplicemente, non viene rispettato l'intento (nobile) e non esiste nemmeno un organismo super partes che ne imponga il rispetto.
Perchè?
In verità, tanto la domanda quanto la risposta risultano banali, scontate, sciocche e inutili, ma proprio perchè apparentemente banali devono essere sottolineate affinchè non continuino a giacere nel dimenticatoio.
La risposta è semplice, appunto, perchè non può venir considerato egualitario un sistema politico che dipende in tutte le sue forme dal modo di produzione capitalistico che è, a sua volta, concorrenziale.
Parliamoci chiaro, questo genere di parametri devono essere modificati!
E' d'obbligo decidere in quale maniera comportarsi a fronte di questa situazione e le scelte non sono tante, o fariseicamente si continua ad appellarsi a qualcosa che non esiste (la democrazia) oppure si inizia a muoversi, anche con piccoli passi, verso la consapevolezza che fino a quando non esisterà una logica di "Universalismi socialmente condivisi" si continuerà a vivere una realtà di nietzscheana logica dell'ultimo Uomo, il cane mangia cane per intenderci.
2 commenti:
sta a tutti noi, conservare la memoria della "giusta via" dei diritti e di ciò che, mai più, dovremmo consentire.
La legge "NON" è uguale per tutti.
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